Negli ultimi trent’anni la terapia antiretrovirale di combinazione (AntiRetroviral therapy, ART) ha radicalmente cambiato le prospettive di vita delle persone con HIV in quanto, bloccando la riproduzione del virus nelle cellule del sistema immunitario attraverso specifici meccanismi, ha sensibilmente ridotto la quantità di virus circolante nell’organismo, impedendo così la deplezione delle cellule del sistema immunitario stesso.1
La terapia ART permette dunque di controllare in maniera efficace l’infezione, consentendo alle persone con HIV un’aspettativa di vita analoga a quella delle persone senza infezione, pur non portando a una eradicazione completa del virus (guarigione).1
La riduzione del 38% delle nuove diagnosi di HIV dal 20102 può essere attribuita, almeno in parte, alla diffusione della terapia antiretrovirale. Ma con gli approcci attuali, che ancora faticano a raggiungere tutte le persone colpite dall'HIV, compresi gli individui a basso reddito e le donne, compiere un ulteriore passo di innovazione rimane vitale. Stiamo infatti entrando in una nuova fase nella quale porre fine all'epidemia potrebbe diventare una realtà. Tuttavia, ancora oggi la comunità scientifica, le istituzioni sanitarie e le organizzazioni di persone con HIV e/o colpite dall’infezione evidenziano la necessità di una nuova ondata di innovazione, soprattutto per raggiungere le popolazioni colpite dall'HIV più difficili e fragili.
ViiV e l’innovazione
Il suo approccio all'avanguardia è quello di investire in trattamenti che non solo sopprimono efficacemente il virus, ma cercano anche di migliorare la qualità della vita. Questo modello olistico di cura riconosce le esigenze uniche delle persone, ascoltandole. Da qui, lo sviluppo di approcci che possano fornire maggiore praticità e libertà.
"Il nostro modello prevede che nessuna persona venga lasciata indietro", afferma la dott.ssa Kimberly Smith, responsabile della ricerca e sviluppo di ViiV Healthcare.
Sentiamo direttamente dalla voce delle persone che vivono con l'HIV che la loro vita è cambiata una volta iniziato un trattamento più adatto alle loro esigenze.
Al centro della pipeline di ViiV si trova la struttura di ricerca di Branford nel Connecticut, negli Stati Uniti, uno dei pochi centri al mondo dedicati interamente alla scoperta e allo sviluppo di farmaci per l'HIV.3
Inaugurata nel 2017, questa struttura all'avanguardia funge da centro nevralgico per oltre 30 scienziati specializzati che lavorano instancabilmente in tutto lo spettro dello sviluppo di farmaci, ossia dalla scoperta in fase iniziale, dalla ricerca e sviluppo fino alla licenza e alla distribuzione. La sua configurazione distintiva, che incoraggia la collaborazione e la condivisione delle conoscenze, coinvolge molte voci per garantire che il processo clinico rifletta le esigenze di coloro che vivono con l'HIV. Il lavoro che si svolge a Branford è in continua evoluzione, utilizzando le intuizioni del mondo reale in merito all’uso dei farmaci, per scoprire la prossima generazione di terapie.
Tutto ciò ha portato allo sviluppo di nuove opzioni che richiedono meno dosi durante l'anno per trattare o prevenire l'HIV.4
Investendo in queste terapie siamo pronti a inaugurare una nuova era di trattamento e prevenzione in cui le persone possono avere il potenziale per vivere una vita più sana e più consapevole.
Riferimenti bibliografici
- Alum EU, Uti DE, Ugwu OP, Alum BN. Toward a cure - Advancing HIV/AIDs treatment modalities beyond antiretroviral therapy: A Review. Medicine (Baltimore). 2024 Jul 5;103(27):e38768.
- HIV Prevention: from Crisis to Opportunity. Accessed May 2025. https://www.unaids.org/sites/default/files/media_asset/2023-global-hiv-prevention-coalition-scorecards-key-findings_en.pdf
- How we innovate in HIV Science. Accessed May 2025. https://viivhealthcare.com/hiv-research-and-innovation/science-innovation/
- Our HIV Medicines. Accessed May 2025. https://viivhealthcare.com/viiv-hiv-medicines/
- Medicine in development. Accessed May 2025. https://viivhealthcare.com/hiv-research-and-innovation/medicines-development/
- https://www.gsk.com/en-gb/media/press-releases/viiv-healthcare-showcases-leadership-in-long-acting-injectables-innovation-at-croi-2025-with-data-on-insti-and-highly-potent-capsid-inhibitor-against-hiv-1/
- Chounta V, Overton ET, Mills A, Swindells S, Benn PD, Vanveggel S, van Solingen-Ristea R, Wang Y, Hudson KJ, Shaefer MS, Margolis DA, Smith KY, Spreen WR. Patient-Reported Outcomes Through 1 Year of an HIV-1 Clinical Trial Evaluating Long-Acting Cabotegravir and Rilpivirine Administered Every 4 or 8 Weeks (ATLAS-2M). Patient. 2021 Nov;14(6):849-862. doi: 10.1007/s40271-021-00524-0. Epub 2021 May 31. PMID: 34056699; PMCID: PMC8563641.
- Ramgopal MN, Castagna A, Cazanave C, et al. Efficacy, safety, and tolerability of switching to long-acting cabotegravir plus rilpivirine versus continuing fixed-dose bictegravir, emtricitabine, and tenofovir alafenamide in virologically suppressed adults with HIV, 12-month results (SOLAR): a randomised, open-label, phase 3b, non-inferiority trial. Lancet HIV. 2023;10(9):E566-E577. doi.org/10.1016/S2352-3018(23)00136-4.
NP-IT-HVX-WCNT-250003. Giugno 2025